Quello che si vede/si legge/si sente da qui (ditemi se sbaglio) è un universo sconfinato di opportunità-alternative-occasioni per la vita professionale!
𝓜𝓲𝓵𝓲𝓸𝓷𝓲 di possibili futuri grandiosi.
𝓜𝓲𝓵𝓲𝓸𝓷𝓲 di opzioni per costruire “la” migliore delle carriere.
C’è l’imbarazzo della scelta.
Ma sono così tante le opzioni scintillanti 🌟 che c’è il rischio di farsi abbagliare se non si guarda con gli occhi giusti!
E #ionesoqualcosa.
Perché se lo si guarda con gli occhi di 𝕔𝕙𝕚 𝕔𝕖𝕣𝕔𝕒 𝕝𝕒 𝕤𝕦𝕒 𝕤𝕥𝕣𝕒𝕕𝕒, questo scenario di opportunità fa sentire disorientati.
Si è portati a valutare le opportunità più allettanti, i contesti più stimolanti, gli scenari più gratificanti… poi si prende un po’ di coraggio e ci si butta: si iniziano lavori, progetti e collaborazioni con tanto entusiasmo e grandi aspettative salvo nascondere, sotto-sotto, un po’ di paura che non siano proprio le alternative migliori o più adatte a noi.
E questo sospetto, purtroppo, costringe a sentirsi coinvolti 𝒻𝒾𝓃𝑜 𝒶 𝓊𝓃 𝒸𝑒𝓇𝓉𝑜 𝓅𝓊𝓃𝓉𝑜, e soddisfatti 𝒻𝒾𝓃𝑜 𝒶 𝓊𝓃 𝒸𝑒𝓇𝓉𝑜 𝓅𝓊𝓃𝓉𝑜.
Perché si resta un po’ come “in prestito”, sempre pronti a saltare fuori dalla barca nel caso si apra un’opzione più allettante o più in linea con i nostri sogni-desideri-ambizioni.
Nel tempo in cui si resta, poi, ogni 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 ci scoraggia, diventa quasi un segno che quel “lavoro” non fa per noi. Ogni 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 diventa una conferma che abbiamo fatto la scelta sbagliata.
La 𝐧𝐨𝐢𝐚 ci dirà che in quell’ambito proprio non funzioniamo.
E questa non è che la strada per l’infelicità cronica e l’insoddisfazione irreversibile.
Ma cambia tutto se si guarda questo mondo con gli occhi di 𝕔𝕙𝕚 𝕔𝕣𝕖𝕒 𝕝𝕒 𝕤𝕦𝕒 𝕤𝕥𝕣𝕒𝕕𝕒.
Perché chi la propria strada vuole crearsela, tende a assumersi la più piena-&-totale responsabilità delle sue scelte e azioni: prende in mano il futuro per plasmarlo e non per abbandonarlo se non andrà bene.
L’imprevisto diventa un’occasione per vedere se, finalmente, si è imparato ad adattarsi e trasformarsi.
La noia diventa un momento per mettere alla prova la disciplina e vedere se ci si sa comportare da adulti.
E gli errori sono momenti in cui semplicemente si vede cosa ci manca e su cosa dobbiamo ancora migliorare.
Sembra una lezione banale e scontata, chissà in quanti l’avevano già capito, io no però.
L’ho capito in questi mesi di #15JobsChallenge.
Finalmente!