Qualche volta mi capita di essere presa in giro per la #15JobsChallenge.
Qualcuno ride del mio progetto e della mia scelta, fa battutine o mi sfotte.
Qualcuno mi chiede cosa questo abbia a che fare con la mia laurea alla Bocconi.
Qualcun altro, poi, allude al fatto che, se perdo tempo in queste cose, significa che a me non serve davvero lavorare, altrimenti farei altro…
A tutti loro dico: Grazie!!
Davvero!
Grazie!
È una difficoltà nuova per me questa di essere presa in giro e giudicata!
Non mi è mai capitato nei miei impieghi professionali precedenti, anzi!! Ho sempre ricevuto apprezzamenti, lodi, stima quando si trattava di lavoro.
Ora invece, qualche volta, ricevo sguardi ironici e risate che però non mi offendono, anzi, mi confermano la cosa più importante per una come me.
Che questa è finalmente una scelta MIA e non degli altri.
Che questo viaggio è esattamente <<Ciò Che Voglio Io>> che, per la prima volta forse, non assomiglia nemmeno un po’ a ciò che vogliono gli altri.
Il che significa che ho raggiunto il 1° risultato importante: essere me stessa senza farmi schiacciare dal peso delle aspettative. E senza farmi deformare dallo schema di ciò che è ordinario.