La settimana scorsa (finalmente) ho riflettuto sui miei obiettivi/buoni propositi per il nuovo anno. Sono partita da ciò che vorrei cambiare, non tanto nella mia vita, quanto nel mio modo di vivere la mia vita.
Ci sarebbero un sacco di capitoli da scrivere, vorrei migliorare in tanti, tantissimi aspetti. Per esempio, vorrei più coraggio, vorrei meno inibizioni, vorrei essere più assertiva, vorrei menoinsicurezze.. Vorrei qualcosa in più e qualcosa di meno. In più e di meno, ma rispetto a cosa esattamente? Rispetto alla realtà? O rispetto alla mia percezione della realtà? O rispetto agli altri? O rispetto a come vorrei che fosse la vita dei miei sogni? O rispetto a punto a cui credo di poter arrivare?
È stato un brillante esercizio di razionalità e consapevolezza che ha fatto luce su una cosa che, solo ora, riesco a vedere così chiaramente. Ovvero che c’è una tale ricchezza, varietà e confusione di voci e desideri dentro di me che si fa fatica a mettere ordine, a dare priorità e ad impostare una direzione. E la scoperta ancora più meravigliosa? Ho capito che i miei pensieri limitanti, le mie paure e le mie inibizioni non sono una mia debolezza o una mia mancanza. Non sono io che funziono male!
Hanno una base neurologica-biologica-fisiologica, naturalmente radicata nel modo in cui il nostro cervello si è evoluto e modificato. Lo confermano la psicologia, la neurologia, la neuro-psicologia, le scienze comportamentali: i nostri pensieri, spesso, non sono altro che il risultato di distorsioni cognitive, vere e proprie trappole mentali. Schemi di pensiero – automatici, istintivi e di solito di segno negativo – che, per esempio, possono farci saltare facilmente alle conclusioni e prendere decisioni sbagliate, impedendoci di vedere il quadro generale.
Per esempio, incappiamo in queste trappole quando ci capita di scambiare le nostre emozioni per prove della verità, quando riteniamo gli altri responsabili delle nostre azioni e dei nostri sentimenti o, al contrario, quando ci prendiamo tutta la colpa per qualcosa, quando speriamo in una conclusione giusta delle cose o quando, per un errore, buttiamo tutto lo sforzo fatto fino a quel momento….
Come cavalli imbizzarriti, come mostri indomabili, questi schemi prendono il controllo e ci spostano dai nostri proponimenti, cambiano le proporzioni delle cose, offuscano alcune parti della nostra storia, ci fanno tremare le gambe per poco o nulla.
Il proposito di quest’anno è vincerli. Scovarli e vincerli.
Anzi, scovarli, smascherarli e vincerli.
Ecco cosa voglio fare quest’anno.
Voglio continuare a scrutare i miei pensieri e le mie emozioni e a condividere le mie scoperte con la speranza che anche gli altri, i miei figli in primis, diventino più consapevoli dei modi in cui la loro mente può ostacolarli.
Sento come un’urgenza di condividere questa conoscenza perché so quanto queste trappole mentali possano influenzare la vita delle persone: lo vedo nella mia vita. Io so come possono influire sull’autostima, sulle capacità decisionali, sul benessere generale e sull’impatto positivo che ognuno di noi può avere nel mondo che ci circonda.
Sì, c’è un nuovo progetto che mi gira in testa. Stay tuned.