Domani sarà il mio compleanno n. 42 e, lo dico senza modestia e senza vergogna, mi sembra davvero di essere la migliore versione di me che riuscivo ad immaginare. Mi piaccio ora come non mi sono mai piaciuta prima. Amo da morire il modo con cui imparo e miglioro. Sì, ho ancora molto da apprendere, ma adoro lo spirito con cui vivo: tutto mi colpisce o mi incuriosisce o mi ferisce, ma niente mi indebolisce, anzi!
E qualche volta penso: chissà come sarebbe stato bello vivere gli ultimi dieci anni con la stessa consapevolezza che ho ora, con questa forza, con questa serenità… invece che con quella insicurezza, con quella titubanza. Chissà come sarebbe andata quella volta se al posto della me di prima ci fosse stata la me di ora?
Se solo fossi sbocciata prima… ma poi ci penso e NO, quello che è passato non è tempo perso… era esattamente quello che mi serviva a far sbocciare i fiori che vedo ora. Io non sarei mai stata quella che sono ora se non avessi vissuto gli ultimi 10 anni nei panni della mia me di prima. È grazie a quello che ha fatto lei che sono diventata la me di ora. È grazie a quello che ha sbagliato lei, che ha cambiato lei, che ha evitato lei e che ha affrontato lei che sono diventata ME.
E il pensiero, quindi, vola al futuro: se gli ultimi anni mi hanno portato qui, chissà quanto altro spazio c’è per continuare a fiorire sbocciando in tante nuove meravigliose versioni di me! E allora, via con nuove esperienze e nuove difficoltà!