Una bella storia

Alessandra Brusegan #15JobsChallenge

Sono passati 6 mesi dall’inizio della mia #15JobsChallenge e, come mi suggerisce un modello mentale molto ben incardinato dentro di me, è il momento di fare un bilancio.

Dunque:

Guadagnato: poco, molto meno di quanto avrei incassato se fossi andata avanti a fare il mio lavoro di consulente.

Venduto: pochissimo, diciamo che finora ho generato qualche centinaia di euro di fatturato. 

Successo sociale: scarso per non dire scarsissimo.

Ecco, così, a prima vista, sembrerebbe un disastro!! E invece, sono felicissima! Lo ripeterei altre mille volte. Come perchè?

Per tanti motivi. Ho dato vita ad un progetto che sognavo. Ho incontrato e sfidato alcune delle mie paure più nascoste. Ho giocato con tutte le mie competenze mettendole alla prova in contesti diversi. Ho imparato linguaggi diversi e conosciuto persone che, nella vecchia vita, non avrei mai incontrato.

Ma la cosa più bella è che ho iniziato (finalmente) a raccontarmi una storia diversa.

Una narrazione in cui non c’è più la solita Alessandra.. quella che avrebbe potuto fare meglio, quella che dovrebbe migliorare in questa cosa, quella dovrebbe smettere di fare così…

Ora c’è quella che ha coraggio, che ci prova anche se non è brava, quella fiera di ciò che fa, che non si vergogna a mostrare i suoi scarsi risultati.

Ed è sempre più chiaro nella mia mente! Sta tutto nella narrazione che si sceglie di dare alla propria vita! Gli eventi, i personaggi e i contesti sono gli stessi, eppure a seconda del senso che si vuole trovare, ecco che cambia tutto. È il modo con cui ci raccontiamo che determina come vediamo noi stessi e il nostro ruolo in questo mondo.

Non è la realtà che dà forma alla storia della nostra vita. È la storia che scegliamo di dare alla nostra vita che dà forma alla realtà.

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