The spinning dancer è un’illusione ottica come tante altre, ma è la mia preferita in assoluto. Un po’ perché è bellissima da guardare: è armoniosa, calmante, quasi ipnotizzante. Ma soprattutto perché è utile come cartina tornasole per i testoni, per quelli e quelle che non vogliono sforzarsi di vedere le cose in modo diverso.

Mi spiego meglio: la ballerina è un’illusione ottica che fa leva sulla tendenza innata dei nostri cervelli ad individuare un movimento anche se non c’è. Al primo sguardo, è vero, si ha la sensazione che giri su sé stessa e che il suo volteggiare sia solo in un verso: a qualcuno sembra che sia la sua gamba destra a volteggiare (in senso orario) mentre la sinistra sta ferma al pavimento; a qualcun altro, invece, sembra l’opposto, cioè vede la gamba sinistra girare (in senso antiorario) e quella destra stare ferma.
Il punto non è da che parte la si veda girare. Il punto è che la silhouette della ballerina non gira: è solo una sagoma nera bidimensionale che oscilla a destra e a sinistra (alternativamente) lungo un asse verticale. Quindi, potenzialmente, tutti possiamo vederla girare in entrambi i versi. Io riesco a vederla girare sia in senso orario sia in senso antiorario, e riesco anche a decidere come voglio vederla girare.
Chi non ci riesce, secondo me, non si sforza abbastanza di cambiare prospettiva.
Esattamente come la ballerina, anche tutte le situazioni della nostra vita possono essere viste da più punti di vista, proprio perché la realtà per ognuno di noi non è altro che il modo con cui le nostre menti la percepiscono. Ognuno interpreta ciò che accade a suo modo perché fatti/parole/immagini vengono filtrati e <<decifrati>> in modo diverso in base alle proprie esperienze passate, alle proprie credenze e convinzioni, allo stato d’animo del momento.
E quando ci si rende conto di questo, cambia tutto.
È come decidere in che verso vedere la ballerina girare.
È come decidere in che verso vedere la propria vita girare.